Ghiacciaio del Giogo Alto
Toponimi:
HochJochferner;
Gruppo Montuoso:
Alpi Venoste
Numero ghiacciaio:
CGI-813 (I4L00113113)
Bacino idrografico:
Senales, Adige
Coordinate UTM:
32TPS 3770 8280
Tipo:
Ghiacciaio vallivo, bacino semplice
Esposizione Prevalente:
Est
Ritiro ultimo anno: -111m
Ritiro dal 2013: -273m
Note:
Esteso
ghiacciaio
vallivo
che
dalla
Croda
delle
Cornacchie
scende
in
territorio
austriaco
oltre
il
confine
di
stato,
in
direzione
nord.
Dal
2013
non
è
più
praticato
lo
sci
estivo
che
aveva
causato
profonde
alterazioni
della
massa
glaciale.
Caratteristico
il
grande
lago
a
forma
di
ferro
di
cavallo
già
presente
all’ epoca dei rilievi del WGI (1980).
2014
(Operatori: Longhino R.)
Altre immagini
Immagini storiche
1982
2007
Il
margine
proglaciale,
nel
settore
di
sinistra,
è
sottoposto
per
scopi
sciiistici
ad
un’intensa
attività
di
rimodellamento.La
riduzione
dell’alimentazione
del
bacino
superiore
penalizza
maggiormante
i
deflussi
verso
la
Val
Senales.Lo
spessore
del
ghiaccio
alla
fronte
è
risultato
molto
ridotto,
aatorno
ai
2m.
Presenti
alcune
“bedieres”
che
caratterizzano
la piatta superficie del settore inferiore.
2007
(Operatori: Longhino R.)
Le
modifiche
della
superficie
del
ghiacciaio
legate
alla
attività
sciistica
hanno
completamente
stravolto
la
naturalità
del
manto
nevoso
per
cui
non
è
possibile
fornire
valutazioni
in
merito.
Comunque
la
situazione,
specialmente
per
il
settore
frontale,
pare
evidenziare una condizione di decisa riduzione.
2009
(Operatori: Longhino R.)
Nonostante
la
provvidenziale
sospensione
dell’attività
sciistica
estiva,
la
condizione
dell’apparato,
specialmente
nel
settore
frontale,
appare in continua riduzione.
La
copertura
con
teloni
bianchi
per
circa
500
m
2
a
fianco
dello
skilift
a
quota
3012
m
ha
permesso
di
preservare
un
accumulo
di
neve
alto
oltre
1,50m.
Lo
spessore
del
ghiacciaio
alla
fronte,
non
coperto
da
materiale morenico, è di circa 1,5-2m
2013
(Operatori: Longhino R.)
Notevole
ritiro
della
piatta
fronte,
spessa
solo
mezzo
metro,
ben
visibile
con
pendenza
molto
bassa.
Nel
settore
frontale
sono
presenti
alcuni
crepacci
trasversali
allo
sviluppo
del
ghiacciaio.
E’
presente
una
bediere
molto
visibile,
sul
lato
in
sinistra
idrografica
del
ghiacciaio.
La
parte
centrale
del
ghiacciaio
presenta
ancora
una
forma
convessa.
L’arretramento
avvenuto
dal
2014
è
stato
determinato
per
la
fusione
del
ghiaccio
interposto
tra
i
blocchi
di
ghiaccio
alti
circa
2
metri
ancora
presenti
più
a
valle,
e
la
posizione
dell’attuale
fronte,
con
neoformazione di una pozza d’acqua poco profonda.
Nel
settore
orientale
è
presente
un
lago
proglaciale
di
circa
100
metri
di
diametro.
E’
presente
un
esiguo
torrente che si sviluppa lambendo la fronte glaciale.
La fronte del ghiacciaio appare priva di detrito.
2016
(Operatori: Benetton S.)
Il
consistente
arretramento
frontale
verificatosi
dal
2014
ha
lasciato
spazio
ad
una
piana
proglaciale
con
un
fondo
prevalentemente
fangoso.
La
parte
centrale
del
corpo
glaciale
mostrava
ancora
una
forma
convessa,
la
fronte,
ben
visibile,
presentava
uno
spessore
di
solo
mezzo
metro,
presenti
alcuni
piccoli
crepacci
trasversali,
comunque
poco
significativi.
Inoltre
in
tale
zona,
sul
lato
in
sinistra
idrografica,si
era
formata
anche
una
bediere
abbastanza
incisa.
Da
segnalare
un
piccolo
crollo
nella
destra
idrografica,
alla
quota
di
circa
2.850
metri.
Dal
punto
di
vista
morfologico,
vi
è
ancora
da
segnalare
un
restringimento
ed
una
perdita
di
volume
della
lingua
glaciale.
Nel
settore
orientale
persiste
un
ampio
lago
proglaciale.
Era
presente
un
piccolo
torrente
che
lambiva
l’intera
la
fronte
la
quale
appariva
completamente
priva
di
detrito
morenico
superficiale.
Com’è
noto,
il
ghiacciaio
è
sede
di
attività
sportiva
con
la
presenza
di
infrastrutture
di
risalita
e
come
segno
del
rimaneggiamento
della
superficie
si
potevano
notare
alcuni
accumuli
di
ghiaccio,
disposti
dai
mezzi
meccanici
poco
più
a
monte
della
fronte,
in
destra idrografica.
2017
(Operatori: Benetton S.)
Il
ghiacciaio
presentava
condizioni
critiche
sia
per
il
regresso
frontale
che
per
la
perdita
di
spessore
e
conseguente
significativa
riduzione
della
larghezza:
fronte
estremamente
piatta
(ad
“unghia”),
con
pendenza
molto
bassa,
con
un
restringimento
in
particolare
in
destra
idrografica.
È
stata
osservata
per
la
prima
volta
la
presenza
di
detrito
morenico
nel
settore
frontale.
Sulla
destra
erano
presenti
cumuli
di
ghiaccio
frammisto
a
nevato,
alti
alcuni
metri,
realizzati
dall’azione
dei
mezzi
meccanici
negli
scorsi
anni
(sul
ghiacciaio
si
pratica
lo
sci
estivo).
Per
la
forte
diminuzione
di
spessore
nella
zona
centrale
della
lingua,
poco
sopra
la
fronte,
si
era
formato
un
affioramento
roccioso.
Sulla
destra
del
settore
inferiore
della
lingua
il
ghiaccio
si
era
frammentato
e
si
erano
verificati
alcuni
modesti
crolli
proprio
dove
si
insinuava
un
ramo
del
torrente
glaciale
proveniente
dal
settore
superiore
di
destra.
In
forte
evoluzione
l’area
proglaciale,
molto
piatta
e
paludosa,
con
l’idrografia
diretta
ad
Est
della
linea
spartiacque.
Nel
settore
orientale
persisteva il lago proglaciale.
A
causa
dell’attività
di
sfruttamento
sportivo
del
ghiacciaio
era
stata
realizzata
nella
parte
sommitale,
sotto
l’hotel Grawand, ai piedi di Cima delle Cornacchie, una copertura di una parte di superficie con teli termici.
2018
(Operatori: Benetton S.)
Ghiacciaio in condizioni estremamente critiche.
Fronte
estremamente
piatta
con
pendenza
molto
bassa.
Restringimento
del
corpo
glaciale.
Presenza
di
ghiaccio vivo su gran parte del ghiacciaio, eccetto che sotto le pareti rocciose di cima delle Cornacchie.
Importante
ritiro
frontale,
con
la
fronte
che
si
trova
ora
posizionata
al
livello
del
primo
lineamento
di
coni
di
ghiaccio.
Evidente
perdita
di
volume,
con
finestra
rocciosa
situata
nel
centro
della
lingua
allargatasi
e
maggiormente
emergente
dal
ghiacciaio
rispetto
allo
scorso
anno.
Comparsa
di
nuove
finestre
rocciose
lungo
un
lineamento
situato
poco
più
a
valle
dell’ampia
finestra
precedentemente
descritta.
Al
proseguire
dell’attuale
situazione
di
ritiro
frontale,
riduzione
areale
e
volumetrica,
potrebbe
verificarsi
un
cospicuo
ritiro
determinato
dal
posizionamento
della
fronte
a
monte
delle
finestre
rocciose
che
stanno
iniziando
a
separare
la
porzione
glaciale
terminale.
Presente
un
interessante
calco
fangoso
situato
nella
posizione
occupata
fino
all’anno
scorso
da
una
significativa
bediere.
Copertura
del
ghiacciaio
con
teli
termici
nella
parte
sommitale,
sotto l’hotel Grawand, ai piedi della cima delle Cornacchie.
Presenza
di
due
linee
di
cumuli
di
ghiaccio
alti
alcuni
metri,
realizzati
dall’azione
dei
mezzi
meccanici
negli
scorsi anni, nel dettaglio:
•
un
lineamento
di
coni
di
ghiaccio
situati
in
corrispondenza
della
fronte,
alti
fino
a
5-7
metri,
che
probabilmente
in
breve
resteranno
isolati
a
valle
della
posizione
della
nuova
fronte,
per
andare
poi
a
consumarsi velocemente;
• un lineamento di coni di ghiaccio situati poco più a monte.
Detrito
di
pezzatura
varia
in
aumento
nel
settore
terminale
del
ghiacciaio.
Presenza
di
una
piana
proglaciale
melmosa
piatta,
in
corrispondenza
della
fronte
glaciale,
dove
confluisce
l’acqua
di
fusione,
andando
ad
originare il torrente proglaciale. Nel settore orientale persiste il lago proglaciale.
2019
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)
Stato ghiacciaio:
Presente
sulla
fronte
un
ultimo
lineamento
di
coni
di
ghiaccio,
che
scende
dalla
destra
alla
sinistra
idrografica.
Presente
un
rilievo
di
ghiaccio
nella
parte
inferiore
degli
impianti
di
risalita
situati
sul
ghiacciaio,
a
circa
2950
m.
Nella
parte
sommitale,
sotto
l’Hotel
Grawand
e
la
Cima
delle
Cornacchie,
sono
stati
disposti
dei
teli termici a copertura del ghiacciaio. Chiazze di neve diffuse a partire dai 2850 m.
Crepacci:
Piccoli crepacci trasversali nel settore inferiore del ghiacciaio.
Finestre rocciose:
Allargamento
e
unione
delle
finestre
rocciose
osservate
lo
scorso
anno
nel
settore
inferiore,
che
ora
sono
in
continuità
con
le
rocce
situate
alla
destra
idrografica
del
ghiacciaio.
Permane
uno
stretto
collegamento
in
sinistra idrografica tra il settore centrale del ghiacciaio e la zona frontale inferiore.
Il ghiacciaio ha perso spessore; le rocce che lo delimitano e le finestre rocciose emergono maggiormente.
Morene e detrito:
Aumento
della
copertura
detritica
sulla
fronte
e
sul
settore
inferiore,
quasi
assente
nei
settori
superiore
e
centrale.
Fronte:
Misurazione
frontale
assunta
in
corrispondenza
di
un
cono
di
ghiaccio
alto
circa
5
metri,
collegato
al
ghiacciaio
da
un
piccolo
lembo
di
ghiaccio
largo
circa
7
m
ed
alto
circa
80
cm.
Scomparsa
delle
porzioni
laterali
della
fronte.
Circa
200
m
a
monte
della
fronte,
il
ghiacciaio
è
collegato
con
la
porzione
inferiore
attraverso un restringimento largo circa 15 m.
Acque:
Torrente
proglaciale
principale
in
destra
idrografica
con
medio
quantitativo
d’acqua.
La
piana
proglaciale,
caratterizzata da acqua e limo, si è ingrandita laddove il ghiacciaio si è ritirato.
2020
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)
La
misura
di
arretramento
frontale
pari
a
ben
378
metri
nell’ultimo
anno
(2020
–
2021)
esplicita
chiaramente
le
condizioni
di
frammentazione
del
settore
inferiore
del
ghiacciaio
con
distacco
e
perdita
di
rilevanti
masse
gelate.
Attualmente
la
quota
minima
è
risultata
posizionata
a
2.805
metri.
Il
ghiacciaio
è
sfruttato
per
la
pratica
dello
sci
e
quindi
le
condizioni
ambientali
osservate
sono
risultate
fortemente
modificate
dalle
pratiche
di
rimodellamento
della
superficie.
Per
tale
motivo
non
è
stato
possibile
individuare
un
limite
della
neve
vecchia.
Buona
parte
della
superficie
si
presentava
in
ghiaccio
vivo;
un’area
di
neve
di
colorazione
scura
presente
ai
piedi
della
parete
rocciosa
in
destra
idrografica
ed
un’altra
si
estendeva
sotto
la
cima
di
Grawand,
ben
più
a
monte
di
Ötzi
Bivack.
Nel
settore
centrale
inferiore
erano
presenti
alcuni
crepacci
trasversali
stretti
e
poco
profondi,
paralleli
alla
fronte
mentre
non
è
stata
notata
la
presenza
di
affioramenti
rocciosi.
In
superficie
le
aree
con
presenza
di
materiale
detritico
erano
molto
ridotte,
tranne
una
modesta
quantità
che
ricopriva
il
settore
frontale
al
di
sotto
della
parete
di
destra.
Ancora
presenti
le
piramidi
di
ghiaccio
nei
pressi
della
fronte
del
2020
ed
ora
completamente
distaccate
dal
restante
corpo
glaciale
Le
portate
del
torrente
di
ablazione
sono
risultate
abbondanti
ed
il
suo
corso
nel
settore
inferiore
svoltava
a
destra
immettendosi
nel
lago collocato in posizione orientale ed a valle rispetto alla piana antistante il ghiacciaio.
2021
(Operatori: Benetton S.)
Stato ghiacciaio:
Consistente
perdita
di
massa
specialmente
sul
settore
di
destra
dove
è
più
limitata
l’attività
di
protezione.
Notevole
il
ritiro
della
fronte.
Ghiacciaio
in
condizioni
critiche.
Quasi
tutto
il
corpo
glaciale
si
presenta
in
ghiaccio
vivo.
Decisa
riduzione
di
spessore
e
ritiro
della
fronte
glaciale
a
monte
del
contrafforte
roccioso
che
iniziava
ad
emergere
dal
ghiacciaio
negli
ultimi
anni.
I
teli
di
copertura
del
ghiacciaio
sono
stati
tolti
nei
giorni
precedenti
alle
misurazioni,
così
è
evidente
l’area
glaciale
sommitale
in
sinistra
idrografica
che
ne
era
coperta,
perché
pressoché
l’unica
a
possedere
ancora
neve
invernale.
I
piloni
di
sostegno
dell’impianto
di
risalita in destra idrografica, risultano emergere dal ghiacciaio verticalmente per alcuni metri.
Crepacci:
Assenti.
Finestre rocciose:
È
presente
una
finestra
rocciosa
nella
parte
superiore
centrale
del
ghiacciaio,
vicina
alle
rocce
che
lo
delimitano lateralmente.
Morene e detrito:
Morene
di
superficie
assenti.
Falda
detritica
derivante
dal
crollo
di
blocchi
rocciosi
dalla
Croda
Nera,
in
destra
idrografica.
Fronte:
Arretrata
notevolmente.
È
facilmente
riconoscibile.
Presenta
una
copertura
morenica
solo
negli
ultimi
metri
inferiori del suo sviluppo.
Acque:
Sono
presenti
2
torrenti
proglaciali,
uno
in
destra
ed
uno
in
sinistra
idrografica
del
contrafforte
roccioso.
Il
giorno del sopralluogo le portate erano scarse a causa delle basse temperature.
Altre osservazioni:
L’attività
di
movimentazione
e
gli
interventi
protettivi
(teloni)
sul
manto
nevoso
non
consentono
una
definizione oggettiva dei parametri glaciologici.
2022
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)