Ghiacciaio di Predoi Toponimi: Prettau Kees, Innere Lahnacher Kees; Gruppo Montuoso: Vedrette di Ries Numero ghiacciaio: CGI-912 (I4L00123222) Bacino idrografico: Aurino, Rienza, Isarco, Adige Coordinate UTM: 33TTN 8910 1750 Tipo: Ghiacciaio vallivo, bacino semplice Esposizione Prevalente: Nord-Ovest Ritiro ultimo anno: -53m Ritiro dal 1994: -438m Note: Ghiacciaio vallivo che prende origine dalla cresta ovest del Picco dei Tre Signori in direzione nord ovest verso la Valle Aurina.
Il settore inferiore e frontale si presenta ricoperto di abbondante materiale detritico ed in parte screpacciato. Il laghetto presente fino a qualche anno fa, risulta invaso da limo.
2010
(Operatori: Da Re R., Degli Esposti P.)
Il settore inferiore e frontale si presenta ricoperto da abbondante materiale detritico con evidenti crepacci, anche nell’ aerea sinistra orografica del ghiacciaio detriti cadono dalle sovrastanti cime che delimitano lo stesso. Fino a qualche anno fa, sempre in questo settore, la fase di ruscellamento alimentava un laghetto, attualmente quasi completamente invaso da limo.
2009
(Operatori: Degli Esposti P.)
Il ghiacciaio mette in evidenza l’ effetto morfologico della continua riduzione di massa, avvertibile maggiormente nei settori laterali. Il settore frontale si presenta ricoperto da abbondante materiale detritico e da neve nuova, non in quantità tale da mascherarne i contorni.
2008
(Operatori: Dapas M., Da Re R., Degli Esposti P., Viola A.)
Altre immagini
2009
Immagini storiche
1982
2007
2006
2005
2000
Ghiacciaio in evidente fase di arretramento, con la fronte coperta da una spessa coltre di detriti per circa 50m. Lieve presenza di neve fresca nel bacino superiore. Qualche crepaccio sulla sinistra orografica. Qualche ruscello di debole portata prevalentemente sulla sinistra orografica del ghiacciaio.
2014
(Operatori: Covi S., Mattiato M., Perotti G. )
Ghiacciaio in evidente fase di arretramento. L’ assenza di neve fresca ha consentito una ottima osservazione delle condizioni dell’intero apparato: un sensibile aumento delle aree crepacciate, soprattutto sulla sinistra orografica, un significativo scorrimento di acqua alquanto limacciosa nei diversi piccoli ruscelli fuoriuscenti dalla fronte. L’arretramento della fronte è stato di minore entità rispetto a quello dello scorso anno, probabilmente anche a causa della copertura consistente di detriti, estesa per circa 50 metri, una valutazione favorita anche dal raffronto fotografico delle annate precedenti. Il limite della fronte è stato identificato con difficoltà a causa dalla presenza di abbondante materiale morenico superficiale
2015
(Operatori: Casagrande M., Mattiato M.)
Ghiacciaio in evidente fase di arretramento e in calo di volume. Notevole frammentazione nella parte superiore. La fronte si presenta coperta da parecchi detriti e poco marcata, quella rilevata l’anno precedente risultava di difficile individuazione, questo spiega il notevole arretramento. Neve fresca assente. Significativo scorrimento di acqua e fango davanti la fronte e presenza di vari ruscelli ai lati. Presenza di alcuni crepacci sulla sinistra orografica.
2016
(Operatori: Moreschi R., Zambelli O.)
Ghiacciaio in evidente intensa riduzione della massa. Di particolare rilevanza era l’assenza di neve residua, inoltre le limitate aree con nevato sul bacino collettore parevano alquanto ridotte rispetto a precedenti osservazioni. Ben evidente la riduzione di spessore, accentuata ancor più dalla grande quantità di materiale morenico di superficie. In particolare sul settore inferiore del ghiacciaio erano presenti evidenti e caratteristiche morene mediane, specialmente quella della parte destra della lingua che traeva origine dallo sperone roccioso sovrastante in corrispondenza del quale pareva cessare il flusso di ghiaccio. A valle della fronte, caratterizzava il margine proglaciale il grande conoide che ricopriva quasi il settore centrale e più basso della fronte. Il settore centrale del ghiacciaio mostrava estese aree crepacciate a valle delle quali la massa gelata mostrava evidenti segni morfologici di riduzione complessiva. Il giorno del sopralluogo era presente una discreta corrivazione che tuttavia si disperdeva penetrando all’interno del detrito morenico di fondo. Infine, sulla sinistra al di sotto della parete rocciosa, era presente una notevole quantità di ghiaccio in via di esaurimento e sempre più sommersa dal materiale detritico.
2017
(Operatori: Covi S., Moreschi R.)
Ghiacciaio in evidente riduzione della massa. il giorno del sopralluogo vi era un abbondante ruscellamento per la marcata ablazione in atto. L’area centrale presentava ancora numerose crepacciature anche se la loro morfologia denotava una complessiva riduzione della massa. Non è stata osservata la presenza di neve fresca ma numerose ed irregolari aree di nevato e/o neve di valanga. Anche la massa gelata ubicata sulla cresta superiore presentava una estesa area scoperta dal nevato. E’ stato osservato anche un aumento del materiale detritico proveniente dai crolli della sovrastante parete rocciosa di destra. Modesta presenza di vegetazione erbacea nella zona inferiore a valle dell’area morenica recente ed in destra orografica; assente invece nel settore di sinistra. Il settore frontale si presentava con una abbondante copertura morenica, rendendo di difficile interpretazione il riconoscimento del bordo del ghiaccio. Sulla destra della fronte è stata osservata una cavità nel ghiaccio.
2018
(Operatori: Covi S., Moreschi G.)
Ghiacciaio in evidente riduzione volumetrica, con aumento della superficie ricoperta da morena galleggiante. Il settore frontale si presentava ricoperto da un consistente accumulo di detrito morenico che rendeva difficile anche il riconoscimento del bordo del ghiaccio. Nonostante una leggera copertura di neve fresca si poteva osservare come il settore centrale del ghiacciaio presentasse ancora una discreta estensione dell’area crepacciata Il giorno del sopralluogo era in atto un notevole scorrimento di acqua e fango davanti alla fronte, con la presenza anche di un notevole ruscellamento laterale. La portata pareva comunque essere minore rispetto lo scorso anno, anche a causa delle basse temperature del periodo.
2019
(Operatori: Mattiato M.)
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Ghiacciaio in ritiro e con evidente perdita di volume. Fronte e superficie laterale sinistra ricoperte da abbondante copertura detritica. Difficile riconoscere il bordo della fronte. Presenza di crepacci nell’area centrale sinistra del ghiacciaio. Assenza di neve fresca. Scorrimento di acqua e fango davanti la fronte, con presenza di vari ruscelli laterali.
2020
Il ghiacciaio ha evidenziato una situazione di riduzione di spessore e di generale ritiro. La fronte era in parte ricoperta da una notevole quantità di materiale detritico che ha reso difficile l’individuazione del bordo del ghiaccio. Di conseguenza la misurazione della distanza dal segnale pari a 33 metri rispetto all’anno precedente, deve essere considerata approssimativa. La quota minima è stata misurata in 2.562 metri. Il limite neve vecchia non è stato individuato a causa di una leggera copertura di neve fresca. Notevole, comunque, la quantità di materiale detritico presente sia sul settore centrale frontale che sulla superficie laterale sinistra del ghiacciaio. Il settore centrale del ghiacciaio era caratterizzato da un’area notevolmente crepacciata. Le portate dei torrenti erano alquanto ridotte verosimilmente a causa delle condizioni meteo climatiche del periodo.
2021
(Operatori: Moreschi G., Zambelli O.)
(Operatori: Mattiato M.)
Fronte: È aumentata considerevolmente la copertura di materiale morenico e di conseguenza il bordo del ghiaccio non è apparso sempre bene individuabile. Ghiacciaio: In costante riduzione
2022
(Operatori: Covi S., Moreschi G., Zambelli O.)