Vedretta Serana Toponimi: Schranferner; Gruppo Montuoso: Ortles - Cevedale Numero ghiacciaio: CGI-728 (I4L00112120) Bacino idrografico: Plima, Adige Coordinate UTM: 32TPS 3055 4742 Tipo: Ghiacciaio montano, circo con doppia fronte Esposizione Prevalente: Nord Ritiro ultimo anno: -17m Ritiro dal 2009: -182m Note: Ampio apparato montano a Nord della cresta della Cima Venezia verso la Val Martello. E’ caratterizzato da una doppia fronte: quella orientale destra, più estesa, posizionata nel vallone soprastante il gradone roccioso e quella occidentale, più limitata, che scende nel vallone sottostante in direzione ovest.
Le condizioni del ghiacciaio, ormai completamente al di sopra del costone roccioso, appaiono discrete nel settore superiore,favorite dalle recenti nevicate, mentre appare evidente l’ arretramento nelle lingue di sinistra e destra con sensibile diminuzione di spessore. Scarsa la crepacciatura nel cambio di pendenza mentre il margine destro è coperto da detriti.
2013
(Operatori: Bruschi P.)
Il ghiacciaio mostra un evidente arretramento nel settore orientale destro, definitivamente al di sopra del salto roccioso soprastante la valletta contenente i due laghetti glaciali; anche il settore occidentale sinistro appare in sensibile ritiro. Presente sulla superficie una coltre di neve recente, destinata a scomparire al termine della stagione estiva. Il bacino di accumulo si presenta in discrete condizioni con crepacci limitati e leggera copertura detritica. La superficie dei laghetti appare aumentata.
2011
(Operatori: Bruschi P.)
Il settore orientale destro della fronte,al di sopra del costolone roccioso soprastante la valletta contenente i 2 laghetti, appare in evidente arretramento e diminuzione di spessore; anche il settore occidentale sinistro, che scende nel vallone sottostante, più limitata ed in sensibile ritiro. La recente nevicata non consente una valutazione della parte superiore. Ancora presente, ma ormai al di sopra del salto roccioso, la caratteristica protuberanza gelata che si insinua nel breve valloncello terminante in un laghetto nel quale qualche anno fa tale lingua si immergeva.
2010
(Operatori: Polato A., Caneppele S.)
Complessivamente il bacino superiore appare in discrete condizioni con crepacci limitati e scarsa copertura detritica. Il settore orientale dx della fronte, sopra il costolone roccioso soprastante la valletta contenente i laghetti, mostra un evidente arretramento e diminuzione di spessore; anche il settore occidentale, che scende nel vallone sottostante, appare decisamente diminuito di spessore e arretrato.
2009
(Operatori: Bruschi P.)
Il ghiacciaio si può dividere in 2 settori: quello inferiore orientale destro, in parte coperto da detriti ed in sensibile diminuzione di massa , ormai al di sopra del gradone roccioso soprastante la valletta con i laghetti glaciali, e quello occidentale, più limitato ed in evidente ritiro. Ancora presente, nel settore inferiore centrale, ormai sopra il salto roccioso, la caratteristica protuberanza gelata che si insinua nel breve valloncello terminante in un laghetto, nel quale qualche anno fa la lingua si immergeva.
2008
(Operatori: Bruschi P.)
La fronte è arretrata oltre l’ isola rocciosa centrale; la caratteristica protuberanza ghiacciata, residuo della più ampia colata che si immergeva nel lago proglaciale, è in fase di ritiro e riduzione.
2007
(Operatori: Bruschi P.)
Altre immagini
2003
2016
2016
2006
2004
Immagini storiche
1990
L' apparato glaciale si è ritirato ormai completamente al di sopra del costone roccioso; le condizioni appaiono discrete nel settore superiore, mentre risulta evidente l' arretramento nelle lingue di sinistra e destra con sensibile diminuzione di spessore. Scarsa la crepacciatura nel cambio di pendenza mentre il margine destro è coperto da detriti.
2012
(Operatori: Bruschi P.)
L’ apparato, con la fronte ormai completamente al di sopra del costone roccioso, presenta un bacino di accumulo in buone condizioni, favorito dalle abbondanti nevicate invernali e primaverili, mentre appare evidente l’arretramento nelle lingue di sinistra e destra con sensibile diminuzione di spessore. Scarsa la crepacciatura nel cambio di pendenza mentre il margine destro è coperto da detriti.
2014
(Operatori: Bruschi P.)
Nonostante la presenza di una leggera copertura di neve fresca, che comunque migliora visivamente l’aspetto generale, l’apparato presenta un’evidente riduzione di tutta la fronte: la lingua di destra si trova quasi completamente al di sopra del costone roccioso, così come fortemente arretrata appare quella di sinistra, diminuita inoltre di spessore. Scarsa la crepacciatura nel cambio di pendenza mentre il margine destro è coperto da detriti. Il giorno del sopralluogo la temperatura dell’aria, alquanto bassa, ha condizionato fortemente l’ablazione, con conseguente scarso ruscellamento.
2015
(Operatori: Bruschi P.)
L’apparato presenta un’evidente riduzione di tutta la fronte: la colata di destra è ormai completamente arretrata al di sopra del costone roccioso, così come un forte ritiro è stato osservato per il settore di sinistra. Evidente è parsa anche la riduzione dello spessore. Sempre meno evidenti le aree crepacciate ancora presenti nella parte centrale, in coincidenza col cambio di pendenza del letto roccioso. Il margine destro presenta una copertura detritica dovuta sia alla diminuzione di spessore che ai crolli legati al fenomeno della crescente deglaciazione delle sovrastanti pareti rocciose. Il giorno del sopralluogo, a causa delle condizioni termiche, si è osservata una scarsa portata del torrente in relazione alla minore fusione. Riguardo al bilancio di massa e ai relativi parametri, la neve invernale era quasi del tutto assente e sulla superficie del ghiacciaio si erano presenti due distinte aree, poco estese, nel settore centrale.
2016
(Operatori: Bruschi P.)
L’apparato appare in fase di costante riduzione complessiva, nonostante l’ apparente limitato arretramento della fronte, con un bilancio di massa decisamente negativo. La colata di destra si trova ormai completamente al di sopra del costone roccioso, anche quella di sinistra, diminuita di spessore, fortemente arretrata, si trova ormai al di sopra della parete rocciosa. Scarsa la crepacciatura nel cambio di pendenza mentre il margine destro è coperto da detriti. Nonostante la rigida temperatura, dalla lingua di sinistra fuoriesce, sulla parete sottostante, un abbondante ruscellamento.
2017
(Operatori: Bruschi P.)
In generale il ghiacciaio mostrava uno stato di evidente riduzione dello spessore, specialmente nel settore frontale. La morfologia della fronte era tipica ‘ad unghia’ e sul settore destro era aumentata la quantità di materiale detritico, in parte organizzato anche in forma di piccola morena mediana. La parete rocciosa sovrastante era ormai fortemente deglacializzata e alla sua base era presente una certa quantità di massa gelata, semisepolta dal detrito.Il settore di destra, ormai completamente al di sopra del costone roccioso, presentava nella zona proglaciale un lago in fase di formazione. Scarsa la crepacciatura nel cambio di pendenza. Nonostante la rigida temperatura, dalla lingua di sinistra, ormai al di sopra della parete rocciosa, fuoriusciva un torrente con una abbondante portata. Altri due torrenti con significative portate fuoriuscivano dal fianco sinistro per confluire poi con quello principale al di sotto dei salti rocciosi, nell’ampio margine proglaciale delimitato dalla caratteristica e ben conservata morena della LIA
2018
(Operatori: Bruschi P.)
Il ghiacciaio presentava una generale riduzione, specialmente nel settore frontale, decisamente frammentato. Sul settore di destra, ritiratosi ormai completamente al di sopra del costone roccioso, era presente nella zona proglaciale un lago molto più esteso rispetto alla situazione osservata precedentemente. In aumento sul settore destro la quantità di materiale detritico; scarsa la crepacciatura nel cambio di pendenza. Dalla lingua di sinistra, ormai al di sopra della parete rocciosa, fuoriuscivano un torrente con una significativa portata e altri due torrentelli che confluivano poi con quello principale al di sotto dei salti rocciosi, nell’ampio margine proglaciale sottostante delimitato dalla caratteristica morena.
2019
(Operatori: Bruschi P.)
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Stato ghiacciaio: Lieve spruzzata nevosa sulla superficie del ghiacciaio, che ha comunque permesso il riconoscimento dettagliato della morfologia superficiale e del margine glaciale. Nel settore inferiore si verifica un leggero cambio di direzione del flusso verso la sinistra idrografica. Crepacci: Assenti nella porzione inferiore del ghiacciaio. Visibili alcuni crepacci trasversali nella porzione centrale del corpo glaciale. Finestre rocciose: Presenza di due finestre rocciose nella porzione inferiore del settore destro, con un’evidente fascia di materiale detritico che da essi scende verso la fronte. Morene e detrito: Parziale copertura detritica presente solamente nella porzione inferiore del settore in destra idrografica, con blocchi di volumetria fino ad alcuni metri cubi. Fronte: Fronte piatta, sempre facilmente riconoscibile. Acque: Alcuni piccoli torrenti proglaciali fuoriescono dal margine in sinistra idrografica, unificandosi in un torrente principale che raggiunge la piana antistante la Vedretta Ultima. Presenza di un piccolo laghetto proglaciale antistante il segnale CS06m10 (df). Presenza di un laghetto proglaciale sul pianoro soprastante il canalino che sale dal segnale CS06m158 (cf), nel quale si immerge la fronte con una piccola falesia alta 1,5 m.
2020
(Operatori: Benetton G., Benetton S., Bruschi P.)
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)
Il ghiacciaio ha evidenziato una situazione di generale riduzione, sia lineare che volumetrica. La fronte ha subito un arretramento medio di 6,8 metri posizionandosi alla quota minima di 2.927 m slm. La continua riduzione di spessore ne ha accentuato la morfologia “ad unghia”. Le principali modifiche riguardano un aumento della presenza di materiale detritico sul settore inferiore destro e l’ulteriore aumento della estensione della grande finestra rocciosa di destra a causa della riduzione di spessore del ghiaccio. Abbondanza di materiale detritico proveniente dai ghiaioni e dalle pareti rocciose sovrastanti il fianco destro orografico. Da segnalare la presenza di un significativo crepaccio in corrispondenza del cambio di pendenza e direzione; altri piccoli crepacci si sono aperti attorno a quello principale, con varie direzioni di sviluppo. La presenza di una modesta copertura di neve recente non ha consentito di rilevare la quota media del limite della neve vecchia. Il giorno del sopralluogo il torrente principale, dopo la confluenza con i due torrenti glaciali, possedeva una portata significativa, evidentemente legata ad una debole precipitazione di neve e pioggia caduta la sera precedente.
2021
Stato ghiacciaio: Ghiacciaio in ritiro moderato accompagnato da una evidente perdita di spessore che ha generato la comparsa di nuove finestre rocciose. Crepacciatura abbondante. Prevalentemente in ghiaccio vivo, presente fino ai ripidi tratti sommitali. Assenza completa di chiazze di neve invernale, anche al di fuori della superficie del ghiacciaio, a qualsiasi quota. Crepacci: Alcuni crepacci longitudinali nel centro del ghiacciaio. Finestre rocciose: Presenti alcune finestre rocciose nel settore inferiore in destra idrografica, in particolare due di grandi dimensioni. Presente una nuova finestra rocciosa nel settore centrale in sinistra idrografica ed altre nei pressi della cresta rocciosa che corona il ghiacciaio. Morene e detrito: Le finestre rocciose nel settore inferiore in destra idrografica hanno dato origine ad alcune morene caratterizzate da blocchi di varie dimensioni, fino ad alcuni metri cubi di volume. Alcune frane generate verosimilmente dallo scioglimento del permafrost sono presenti soprattutto sotto la cresta rocciosa di cima Martello e sotto la cresta che corona il ghiacciaio a settentrione, in forma ridotta sotto cima Venezia. Fronte: È molto larga, va dal settore occidentale che rappresentava la lingua glaciale quando scendeva verso la piana antistante la vedretta Ultima, a quello centrale ed orientale che ora non rappresentano più il lato destro del ghiacciaio, che essendosi ritirato sta conferendo una dinamica frontale anche a quest’ultima area che dal 2006 viene monitorata. Si presenta piatta e senza detriti in sinistra idrografica. Nella zona orientale è arretrata meno grazie alla copertura detritica. Acque: Presenti numerosi piccoli torrenti proglaciali. Sono stati rilevati due piccoli laghi proglaciali nel settore centrale.
2022
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)
2021
2021
Stato ghiacciaio: Prevalentemente in ghiaccio vivo, presente fino ai ripidi tratti sommitali. Evidente perdita di spessore visibile in particolare grazie alla finestra rocciosa nel settore inferiore destro del ghiacciaio, che ora emerge per vari metri di altezza. Assenza completa di chiazze di neve invernale fuori dal ghiacciaio. Crepacci: Presenti grandi crepacci trasversali, in particolare nel settore superiore e centrale. Alcuni crepacci longitudinali nel centro del ghiacciaio. Finestre rocciose: Le finestre rocciose presenti fino al 2022 nel settore inferiore in destra idrografica, risultano ora unite. Presente una nuova finestra rocciosa nel settore centrale in sinistra idrografica ed altre nei pressi della cresta rocciosa. Morene e detrito: Le finestre rocciose nel settore inferiore in destra idrografica hanno dato origine ad alcune morene ricche di blocchi di varia taglia fino ad alcuni metri cubi. Detrito in forma di blocchi presente soprattutto sotto la cresta rocciosa di cima Martello e sotto la cresta che corona il ghiacciaio a oriente, in forma limitata sotto cima Venezia. Fronte: È molto larga, va dal settore occidentale che rappresentava la lingua glaciale quando scendeva verso la piana antistante la vedretta Ultima, a quello centrale ed orientale che ora non rappresentano più il lato destro del ghiacciaio, che essendosi ritirato sta conferendo una dinamica frontale anche a quest’ultima area. Si presenta piatta e senza detriti in sinistra idrografica. Nella zona NE l’arretramento è stato minore a causa della copertura detritica Acque: Presenti vari torrentelli proglaciali. È presente un piccolo laghetto proglaciale nel settore centrale ed un altro laghetto proglaciale di neoformazione in destra idrografica.
2023
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)