Ghiacciaio di Rosim
Toponimi:
Rosimferner;
Gruppo Montuoso:
Ortles - Cevedale
Numero ghiacciaio:
CGI-754 (I4L00112408)
Bacino idrografico:
Rosim, Solda, Adige
Coordinate UTM:
32TPS 2575 5417
Tipo:
Ghiacciaio montano, circo vallone
Esposizione Prevalente:
Nord-Ovest
Ritiro ultimo anno: -10m
Ritiro dal 2012: -69m
Note:
Limitato
ghiacciaio
di
circo
che
prende
origine
dalla
cresta
tra
Punta
delle
Laste
(Plattenspitz)
e
Punta
dello
Scudo
(Schildspitz)
e
fluisce
in
direzione
nord
ovest
nella
Valle
di
Rosim
sovrastante
l’abitato
di
Solda.
Molto
ben
delineata
l’area
del
nevato
(di
annate
precedenti),
con
la
presenza
solo
di
piccole
placche
di
possibile
neve
vecchia;
è
stato
così
possibile
una
valutazione
,
per
quanto
approssimativa,
del
rapporto
tra
la
superficie
totale
e
quella
del
bacino
di
accumulo
(AAR),
parametro
fondamentale
per
il
bilancio
di
massa
del
ghiacciaio.
Sempre
più
estese
le
finestre
rocciose
sulla
sinistra
orografica.
Il
settore
centrale
inferiore
si
mostra
particolarmente
seraccato
in
coincidenza
col
cambio
di
pendenza
del
letto
roccioso.
Sulla
destra
orografica
è
stata
osservata
la
presenza
di
accumuli
detritici
anche
di
grandi dimensioni.
2015
Il
ghiacciaio
mostra
una
costante
riduzione,
nonostante
la
recente
nevicata
che
ricopre
l’
intera
superficie;
sulla
lingua
terminale,
che
sembra
diminuita,
si
è
aperto
un
vistoso
crepaccio
che
potrebbe in futuro determinarne il distacco.
2013
(Operatori: Barison G., Seppi R.)
Continua
la
riduzione
della
parete
di
ghiaccio
che
si
affaccia
sul
salto
roccioso
con
conseguente
aumento
delle
rocce
circostanti.
La
notevole
distanza
della
fronte,
compatta
e
libera
da
detriti,
è
dovuta
al
distacco di piccoli seracchi.
2012
(Operatori: Barison G., Cassina A.)
La
fronte
ha
subito
un
notevole
arretramento
che
appare
ben
visibile
e
libera
da
detriti.
In
quota
lo
spessore
del
ghiaccio
si
è
molto
abbassato
lasciando
scoperte
le
rocce
circostanti.
Causa
recente
nevicata
in
quota
non
si
è
potuto
determinare
la
quota
della
neve
vecchia.
Oltre
al
torrente
che
fuoriesce
dalla
fronte
del
ghiacciaio
se
ne
è
aggiunto
un
secondo
sulla
destra
orografica
con
flusso
d'acqua molto importante.
2011
(Operatori: Barison G.)
Si
nota
un
evidente
abbassamento
della
superficie
sul
crinale
roccioso
sulla
sinistra
orografica,
una
parte
della
fronte
si
è
staccata.
Data
la
recente
nevicata
risulta
impossibile
valutare
la
presenza
di
neve vecchia.
2010
(Operatori: Barison G.)
Si
è
definitivamente
staccata,
come
previsto,
la
parte
inferiore
della
fronte.
Nel
corso
del
sopralluogo
un
leggero
strato
di
neve
fresca
non
ha
permesso
di
osservare
la
presenza
di
neve
vecchia.
Si
è
notata
una
forte
diminuzione
di
spessore
sul
crinale
roccioso
alla
sinistra
orografica;
i
seracchi
sovrastanti sono totalmente scomparsi.
2009
(Operatori: Barison G., Sartori G.)
Il
ghiacciaio
presenta
complessivamente
una
notevole
riduzione
di
massa.
Dalla
bocca
glaciale
della
lingua,
presso
un
grosso
masso
precedentemente
coperto
dal
ghiaccio,
fuoriesce
un
copioso torrente.
2008
(Operatori: Barison G., Olivieri L.)
Risulta
evidente
la
fase
di
riduzione
della
massa
glaciale;
esiguo
lo
spessore
della
parte
inferiore
con
il
salto
di
roccia
che
lo
sostiene
quasi
completamente
scoperto.
La
copertura
nevosa
è
inesistente
sull’
intera
superficie,
chiaro
indice
di
un
bilancio di massa fortemente deficitario.
2007
(Operatori: Barison G.)
La
lingua
si
presenta
ulteriormente
ridotta
sia
nella
superficie
che
nello
spessore,
come
evidenziato
dall'
aumentato
affioramento
roccioso.
E'
ipotizzabile
in
futuro
il
ritiro
del
bordo
inferiore
del
ghiaccio
al
di
sopra del salto roccioso.
2006
(Operatori: Barison G., Olivieri L.)
Altre immagini
2009
Immagini storiche
1979
2007
2003
L’apparato
glaciale,
in
leggera
controtendenza
rispetto
agli
anni
precedenti,
registra
un
timido
avanzamento
della
fronte,
anche
se
lo
spessore
appare assottigliato.
Sempre
più
estesa
la
roccia
al
centro
della
lingua
che
scende
nel
canalone.
Nella
zona
antistante
la
fronte
sono
presenti
importanti
tratti
di
nevato
rimasto dalla stagione invernale.
2014
(Operatori: Barison G., Sartori G.)
(Operatori: Barison G., Rosan R., Rosa S., Sampieri R., Sartori G.)
L’apparato
presenta
una
costante
riduzione
generale;
ben
delineata
l’area
del
nevato
con
la
presenza
solo
di
piccole
placche:
presenza
di
piccoli
crepacci
sulla
dx
orografica
della
fronte;.
Il
continuo
arretramento
della
fronte
lascia
scoperte
importanti
formazioni rocciose.
Limitata
copertura
detritica
sulla
superficie,
mentre
sulla
destra
orografica
è
stata
osservata
la
presenza
di accumuli detritici anche di grandi dimensioni.
2016
(Operatori: Barison G., Rosa S., Sartori G., Seppi R.)
2016
Confermata
la
forte
riduzione
in
atto,
sia
per
quanto
riguarda lo spessore che l’area del ghiacciaio.
L’assenza
di
neve
vecchia
e
la
drastica
riduzione
delle
aree
di
nevato
hanno
contribuito
in
maniera
determinante
a
rendere
assolutamente
negativo
il
bilancio
di
massa
dell’annata.
La
riduzione
della
superficie
era
particolarmente
evidente
anche
nel
settore
superiore
dove
si
è
rilevata
la
costante
l’emersione
del
fianco
roccioso.
E’
definitivamente
scomparsa
la
modesta
protuberanza
esistente
sulla
sinistra
del
settore
centrale.
L’attuale
fronte
si
è
ritirata
al
di
sopra
salto
di
roccia
e
la
falesia
appariva
caratterizzata
da
modeste
cavità
da
cui
fuoriuscivano piccoli rivoli di acqua di fusione.
Sulla
sinistra
orografica
comparsa
una
nuova
morena
ed
un
aumento
del
materiale
detritico
ai
piedi della parete sinistra del bacino superiore.
2017
(Operatori: Barison G., Sampieri R.)
Le
misure
relative
alle
variazioni
frontali
non
sono
sembrate
sufficienti
a
mettere
in
evidenza
il
reale
stato
del
ghiacciaio:
infatti
le
osservazioni
eseguite
durante
il
sopralluogo
hanno
confermato
la
forte
riduzione
in
atto
specialmente
per
quanto
riguardava
lo
spessore
dell’intera
massa.
Tale
riduzione
era
particolarmente
evidente
anche
nel
settore
superiore
dove
è
stata
rilevata
la
costante
deglacializzazione
della
parete
rocciosa.
La
parte
centrale
della
fronte
presentava
una
maggiore
crepacciatura,
con
presenza
di
cavità
tra
roccia
e
ghiaccio,
mentre
sulla
sinistra
orografica
si
poteva
osservare
l’aumento
del
materiale
detritico
ai
piedi
della
parete
sinistra
del
bacino
superiore.
Possibile
presenza
di
ghiaccio
sepolto
a
destra
del
settore
frontale.
Il
giorno
del
sopralluogo
il
torrente
glaciale
mostrava
una
notevole
portata
per
l’intensa
ablazione
in atto.
2018
(Operatori: Barison G., Rosan R., Sampieri R.)
Forte
riduzione
complessiva
sia
della
massa
che
della
superficie.
Neve
residua
quasi
assente.
Le
misure
di
variazione
del
2019
hanno
messo
in
evidenza
un
forte
arretramento,
decisamente
superiore
a
quanto
avvenuto
lo
scorso
anno.
Tuttavia
per
le
particolari
condizioni
di
innevamento,
erano
ancora
presenti
numerose
placche
di
neve
vecchia
(primaverile)
sia
sulla
parte
superiore
del
ghiacciaio
ma
anche
a
quote
più
basse
valutate
attorno
ai
2900
m.
Sulla
fronte
del
ghiacciaio,
causa
la
riduzione
di
spessore
e
arretramento,
sono
state
osservate
numerose
cavità,
profonde
fini
alla
roccia
sottostante.
Erano
presenti
numerose
frane
sul
fianco
sinistro
del
bacino
superiore,
verosimilmente
causati
dallo
scioglimento
di
permafrost.
Un
aspetto
morfologico
di
rilevo
sembrava
essere
dato
dalle
evidenze
in
superficie
delle
stratificazioni
del
ghiaccio, legate alla forte ablazione.
2019
(Operatori: Barison G., Sampieri R.)
Riduzione
complessiva
sia
della
massa
che
della
superficie.
Nella
parte
superiore
del
bacino
affiorano
sempre di più le rocce che fanno da corona al ghiacciaio, il quale nella stessa area si presenta crepacciato.
Sono
sempre
maggiori
e
con
superfici
importanti
le
rocce
che
contornano
il
ghiacciaio,
indicatrici
della
perdita di massa in corso.
Sulla destra orografica si nota la formazione di un piccolo deposito detritico.
2020
(Operatori: Barison G., Sampieri R.)
Il
corpo
del
ghiacciaio
mostrava
evidenti
segni
di
riduzione
volumetrica,
a
fronte
di
un
arretramento
frontale
relativamente
contenuto.
Nel
settore
centrale
è
stata
rilevata
la
presenza
di
una
depressione
indice
di
una
sensibile diminuzione di spessore del ghiaccio. Evidente la presenza di una crepaccia terminale.
Scarsa
la
quantità
di
materiale
detritico
sull’intera
superficie,
presente
solo
parzialmente
sul
settore
sinistro,
ai
piedi
della
morena
laterale
in
fase
di
disfacimento.
Le
condizioni
della
fronte,
caratterizzata
da
due
profonde
grotte
sulla
destra
idrografica,
hanno
limitato
la
precisione
delle
misure
di
variazione
soprattutto
per
la
presenza
di
neve
residua.
La
variazione
positiva
riscontrata
è
probabilmente
da
imputare
allo
scivolamento
dello
strato
morenico
su
cui
pare
appoggiare
il
ghiaccio.La
quota
inferiore
della
fronte
è
stata
valutata a 3.20 metri. Il limite della neve vecchia è risultato mediamente sopra i 3.100 metri.
A
causa
delle
basse
temperature
al
momento
del
sopralluogo
la
portata
del
torrente
glaciale
è
risultata
alquanto ridotta.
2021
(Operatori: Baraldo E., Barison G.)
Bilancio
fortemente
negativo:
le
condizioni
generali
in
cui
è
stato
trovato
l’apparato
glaciale
hanno
evidenziato
le
conseguenze
dello
scarso
innevamento
invernale
e
della
torrida
estate
le
cui
elevate
temperature si sono poi protratte fino alla fine del mese di Ottobre.
L’intera
massa
glaciale
ha
subito
una
generale
riduzione
verificabile
dalla
restrizione
areale
ed
è
aumentata
anche
la
copertura
di
materiale
detritico
ai
lati
e
ai
piedi
delle
pareti
rocciose
soprattutto
nel
settore
superiore
di
sinistra.
Il
valore
di
arretramento
frontale
verificato
non
fornisce
una
indicazione
qualitativamente reale della riduzione in atto.
Da
rilevare
la
sempre
maggiore
la
formazione
di
crepacci
sul
bacino
superiore
e
la
formazione
di
una
galleria alla fronte, alla destra della fuoriuscita del torrente glaciale.
2022
(Operatori: Barison G., Rosa S.)
Molto evidente la perdita della massa e un significativo arretramento
La
fronte
sinistra
è
un
po'
anomala,
sottile
e
frastagliata
a
picco
sul
canale
sottostante.
La
destra,
compatta
e
di
un
discreto
spessore.
Sulla
corona
superiore
del
ghiacciaio
sempre
più
ampia
l’emersione
di
superfici
rocciose. La situazione di instabilità del detrito morenico non ha permesso di salire alla stazione fotografica.
di una galleria alla fronte, alla destra della fuoriuscita del torrente glaciale.
2023
(Operatori: Baraldo E., Barison G.)