Vedretta Lunga
Toponimi:
Langenferner;
Gruppo Montuoso:
Ortles - Cevedale
Numero ghiacciaio:
CGI-733
Bacino idrografico:
Plima, Adige
Coordinate UTM:
32TPS 2450 4800
Tipo:
Ghiacciaio vallivo,
Esposizione Prevalente:
Est
Ritiro ultimo anno: -14m
Ritiro dal 2007: -475m
Note:
Caratteristico
ghiacciaio
vallivo
che
prende
origine
dall’
esteso
bacino
collettore,
compreso
fra
Monte
Cevedale,
Cima
di
Solda
e
Punta
del
Lago
Gelato,
in
comune
con
le
vedrette
del
Cevedale
e
Forcola.
Defluisce in forma allungata in direzione Est nell’alta val Martello.
Continua
la
fase
di
regresso
anche
se
in
misura
inferiore rispetto al passato.
La
lingua
terminale
si
presenta
sempre
più
seraccata
e
”appiattita”
nel
suo
alveo,
con
detriti
e
qualche masso erratico in superficie.
Le
acque
di
fusione
non
sono
particolarmente
abbondanti,
forse
a
causa
di
una
temperatura
piuttosto bassa.
Interessante
notare
l’evoluzione
della”caverna
glaciale”in destra orografica.
2013
Si
nota
un
generale
smagrimento
del
ghiacciaio,
la
lingua
terminale
si
presenta
come
se
fosse
"spalmata"nel
suo
alveo,
sempre
più
crepacciata
e
coperta
di
detrito,specialmente
in
destra
orografica.
Situazione
critica
causata
da
un
inverno
particolarmente
scarso
di
precipitazioni
nevose
e
da
una successiva estate torrida.
Si
segnala
l'apertura
di
una
"finestra
rocciosa"in
desta orografica, ben visibile in foto.
La
larghezza
mediana
della
lingua
contenuta
tra
i
due bastioni rocciosi è di circa 60 m.
2012
La
lingua
terminale
appare
sempre
più
circoscritta
all'interno
del
suo
circo
morenico,
con
una
continua
copertura
detritica
sul
lato
destro
orografico,
alcuni
grossi
massi
sono
presenti
sulla
fronte
stessa
in
fase di "trasporto" verso valle.
Il
torrente
glaciale
che
fuoriesce
dalla
fronte
ha
cambiato
la
direzione
del
suo
flusso,facendosi
strada
tra il caos morenico presente nella zona periglaciale.
2011
L’apparato
mostra
una
sensibile
riduzione
generale
e
ed
un
appiattimento
della
fronte,
nonostante
una
leggera
copertura
di
neve
fresca.
Permane
la
copertura detritica nel settore destro orografico.
2010
(Operatori: Molina C., Molina A.)
Altre immagini
2016
2007
2009
Immagini storiche
1980
Continua
la
fase
di
regresso
della
Vedretta
Lunga:
la
fronte,
sempre
più
circoscritta
nel
suo
bacino,
si
presenta
priva
di
neve,
mentre
il
bacino
di
accumulo
risulta,
fino
alle
quote
medie,
bene
innevato
ed
in
condizioni
di
equilibrio
favorevole:
l’abbondanza
di
neve
al
termine
della
stagione
di
ablazione,
è
dovuta
ad
una
estate
appena
trascorsa
fresca
e
piovosa,
preceduta
da
un
inverno
ricco
di
precipitazioni nevose.
La
parte
più
vicina
alla
prima
seraccata
mostra
la
tendenza
preoccupante
a
creare
una
specie
di
linea
di
separazione,
per
il
momento
solo
accennata,
dal
sovrastante bacino di accumulo.
In
aumento
il
deposito
detritico
ai
bordi
laterali
della
lingua.
2014
(Operatori: Corbellini A., Molina C.)
(Operatori: Corbellini A., Molina C.)
(Operatori: Corbellini A., Molina C.)
(Operatori: Corbellini A., Molina C.)
Nonostante
una
recente
leggera
nevicata,
l’apparato
presenta
una
situazione
fortemente
critica,
causata
da
una
stagione
estiva
estremamente
calda,
con
settimane
intere
con
lo
zero
termico
anche
sopra
i
quattromila
metri
di
quota,
seguita
ad
un
inverno
molto povero di precipitazioni nevose.
Il
settore
frontale
presenta
un
aspetto
ad
unghia,
tipico
della
fase
di
riduzione
in
atto
(ritiro
di
circa
76
metri
lineari)
e
con
un
contorno
del
ghiaccio
frammentato.
Alla
fronte
è
ancora
presente
una
profonda
porta
glaciale,
da
cui
fuoriesce
un
torrente
di media portata al momento del sopralluogo.
2015
(Operatori: Corbellini A., Molina C.)
Notevole
ritiro
della
fronte,
associata
a
perdita
di
spessore.
Il
limite
della
neve
residua
invernale
è
all’incirca
sui
3100
m.
Una
leggera
copertura
detritica
superficiale
è
limitata
al
settore
destro
della
fronte,
a
causa
delle
frane
staccatesi
dal
ripido
versante.
La
porta
frontale
è
quest’anno
molto
più
grande,
misurando
all’incirca
10
metri
di
larghezza
per
3
di
altezza
e
presenta
uno
sviluppo
interno
molto articolato per alcune decine di metri.
Sul
cambio
di
pendenza
a
quota
2900
m
circa,
sul
settore
destro
della
lingua
glaciale,
si
è
aperta
una
finestra rocciosa all’incirca di 10 metri per 5.
2016
(Operatori: Benetton S.)
2008
Bilancio
di
massa
fortemente
negativo.
Le
dinamiche
in
atto
hanno
determinato
una
notevole
modifica
del
settore
proglaciale,
specialmente
riguardo
al
materiale
detritico
di
copertura
o
deposto.
È
stata
osservata
la
presenza
generale
di
ghiaccio
vivo
su
tutto
il
settore
centrale
ed
inferiore
del
ghiacciaio,
con
residue
piccole
placche
di
nevato
dell’inverno
precedente
e/o
nevato.
Come
conseguenza
dello
stato
generale
di
riduzione
vi
è
stato
un
modesto
restringimento
della
lingua
glaciale.
La
copertura
detritica
superficiale
è
aumentata
nel
settore
terminale
del
ghiacciaio
e
sotto
il
materiale
morenico
potrebbe
esserci
una
notevole
quantità
di
ghiaccio,
specialmente
sul
fianco
destro.
La
porta
frontale
possedeva
piccole
dimensioni,
e
non
era
più
presente
l’articolata
grotta
che
fino
a
pochi
anni
fa
si
sviluppava
all’interno
del
corpo
glaciale.
Sul
cambio
di
pendenza
a
quota
2900
m
circa,
sul
settore
destro,
a
causa
della
riduzione
di
spessore
del
ghiaccio,
la
finestra rocciosa è parsa aumentare di dimensione.
Il torrente glaciale presentava una notevole portata, segno evidente della forte ablazione in atto.
2018
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)
Discreto
ritiro
della
fronte;
finestra
rocciosa
in
destra
idrografica,
situata
sul
cambio
di
pendenza
a
quota
2900
m
circa,
in
evidente
espansione,
ora
poco distante dal margine destro del ghiacciaio.
Insenatura
rocciosa
situata
in
sinistra
idrografica
in
fase
di
inserimento
nel
corpo
glaciale,
posizionata
a
quota
appena
maggiore
rispetto
alla
finestra
rocciosa.
Maggiore
presenza
di
detrito,
sulla
fronte
ed
a
circa
100
m
di
quota
più
in
alto
nella
porzione
centrale
del
corpo
glaciale.
La
porta
frontale
è
di
piccole
dimensioni,
ed
è
assente
l’articolata
grotta
che
fino
a
pochi
anni
fa
si
sviluppava
all’interno
del
corpo glaciale.
2019
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)
Stato ghiacciaio:
Chiazze
di
neve
a
partire
dai
2900
m
di
quota.
Il
settore
in
destra
idrografica
scende
più
a
valle,
anche
grazie
al
riparo
offerto
dalla
copertura
detritica.
Il
piccolo
bacino
glaciale
situato
in
sinistra
idrografica,
a
valle del Passo del Lago Gelato, è completamente separato dal corpo glaciale principale.
Crepacci:
Crepacci presenti sopra la finestra rocciosa situata nella destra idrografica del settore centrale.
Finestre rocciose:
Una
finestra
rocciosa
principale
è
situata
a
circa
2950
m
in
destra
idrografica,
e
in
fase
di
espansione.
Un’altra
finestra
rocciosa
è
situata
poco
più
a
monte
nell’estrema
sinistra
idrografica.
Una
nuova
piccola
finestra rocciosa è presente nell’estrema sinistra idrografica, nei pressi della fronte.
Morene e detrito:
Aumento
del
detrito
negli
ultimi
100
m
di
quota
del
settore
inferiore.
Lato
destro
coperto
da
detrito
fino
alla
finestra
rocciosa
principale,
con
blocchi
di
dimensioni
medio-piccole.
Blocchi
di
dimensioni
medio-grandi
crollati sul ghiacciaio al di sopra della finestra rocciosa principale.
Fronte:
Fronte
coperta
da
detrito.
Nuova
caverna
con
porta
alta
circa
4
m
e
larga
circa
10
m,
situata
in
sinistra
idrografica.
Acque:
Torrente
proglaciale
principale
che
esce
più
in
destra
idrografica
rispetto
all’anno
scorso
e
torrente
proglaciale
secondario
che
esce
più
in
sinistra
idrografica
rispetto
all’anno
precedente,
originando
dalla
caverna.
Presente
un
altro
importante
torrente
proglaciale
che
origina
dal
settore
destro
del
ghiacciaio
coperto da detrito, percorrendone il margine.
Visibili
alcuni
piccoli
torrenti
epiglaciali,
uno
centrale
su
ghiaccio
vivo
ed
altri
nel
settore
centrale
su
copertura
detritica.
Presenza
di
una
cascata
di
dimensioni
ridotte
in
destra
idrografica
rispetto
alla
finestra
rocciosa principale.
2020
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)
Il
ghiacciaio
ha
evidenziato
una
ulteriore
riduzione
volumetrica
associata
ad
un
sensibile
arretramento
della
fronte
(-
28
m
rispetto
al
2020)
il
cui
limite
inferiore
si
attesta
alla
quota
di
2.725
metri.
Aumentata
anche
la
copertura
detritica
soprattutto
nel
settore
inferiore
destro
orografico.
Il
bordo
inferiore
sinistro
del
ghiaccio
era
ben
riconoscibile
nonostante
la
consistente
presenza
di
materiale
detritico.
Scomparsa
la
caverna
presente
nel
settore
di
sinistra.
Presenti
numerosi
crepacci
al
di
sopra
della
finestra
rocciosa,
in
corrispondenza
del
principale
cambio
di
pendenza
della
colata
glaciale.
La
finestra
rocciosa
in
destra
idrografica
è
aumentata
avvicinandosi
all’insenatura
rocciosa
laterale.
Anche
in
sinistra
idrografica,
circa
alla
stessa
quota,
ed
in
prossimità
della
fronte,
sono
aumentati
gli
affioramenti
rocciosi
a
causa
della
diminuzione
di
spessore
del
ghiaccio.
Tale
situazione
potrà
determinare
nel
breve
periodo
un
significativo
arretramento frontale. Il limite della neve vecchia è stato valutato a circa 3.150 metri di quota.
I deflussi idrici mostravano portate con normali quantitativi d’acqua.
2021
(Operatori: Benetton G., Perini G.)
Stato ghiacciaio:
La
maggior
parte
della
superficie
è
formata
dal
ghiaccio
di
ghiacciaio
tranne
isolate
e
disomogenee
placche
di
nevato
sul
settore
superiore
ubicate
ai
piedi
della
parete
di
Cima
Tre
Cannoni
e
Cima
Solda.
Non
è
presente
nevato
nelle
aree
perigliali.
Il
settore
frontale
è
riscoperto
da
abbondante
detrito
morenico
che
comunque
lascia
intravvedere
la
presenza
di
una
ancora
consistente
massa
di
ghiaccio
sepolto.
È
presente
un
piccolo
collassamento
nei
pressi
della
fronte
in
sinistra
idrografica.
Il
giorno
del
sopralluogo
era
presente
una
leggera
copertura
di
neve
fresca
che
ha
impedito
di
valutare
la
quota
della
ELA
che
comunque
si
suppone essere più elevata dei 3250 metri.
Crepacci:
Presenti
grandi
crepacci
trasversali
in
corrispondenza
del
cambio
di
pendenza
a
circa
2950
metri
e
lungo
il
pendio che sale al rifugio Casati verso i 3150 m di quota.
Finestre rocciose:
In
destra
idrografica
si
registra
l’ampliamento
della
finestra
rocciosa,
ormai
quasi
congiunta
ad
una
seconda
emergenza
più
recente
e
più
in
destra
idrografica,
che
a
sua
volta
dista
dal
margine
roccioso
circa
20-30
metri.
È
comparsa
una
nuova
finestra
rocciosa
lungo
il
pendio
che
sale
al
rifugio
Casati,
verso
i
3150
m
di
quota. Un nuovo affioramento roccioso è ora visibile nei pressi della fronte, in estrema sinistra idrografica.
Morene e detrito:
Il
detrito
morenico
è
aumentato
nel
settore
inferiore
frontale
e
ricopre
il
ghiaccio
negli
ultimi
100
metri
di
quota e in destra idrografica fino alla cascata.
Fronte:
Il
settore
frontale
è
totalmente
sepolto
da
detrito
morenico.
E’
stato
possibile
comunque
misurare
il
sensibile
ritiro
verificatosi
nell’ultimo
anno.
Nel
settore
in
sinistra
idrografica
la
fronte
si
trova
ora
oltre
una
prominenza
di
roccia
e
detriti,
fino
all'anno
scorso
coperta
da
ghiaccio,
dietro
la
quale
era
possibile
notare
un crepaccio che ne circoscriveva l’area.
Acque:
Portata
notevole
sul
torrente
che
fuoriesce
dal
settore
frontale
destro.
Una
cascata
presente
sul
salto
roccioso
più
a
monte
dava
la
testimonianza
della
notevole
ablazione
in
atto.
Anche
in
sinistra
idrografica
fuoriusciva un torrente con portata minore, nei pressi del quale è stato collocato il nuovo segnale di misura.
2022
(Operatori: Benetton G., Perini G.)
Stato ghiacciaio:
Bilancio
nettamente
negativo
a
causa
del
consistente
ritiro
associato
a
perdita
di
spessore;
la
parte
inferiore
si
presenta
in
ghiaccio
vivo
e
col
settore
terminale
coperto
da
detrito.
Notevole
l’evoluzione
morfologica del settore inferiore anche a causa dell’aumentata copertura detritica.
Crepacci:
Presenti
grandi
crepacci
trasversali
in
corrispondenza
del
cambio
di
pendenza
a
circa
2950
metri
e
lungo
il
pendio che sale al rifugio Casati verso i 3150 m di quota.
Finestre rocciose:
In
destra
idrografica
si
registra
l’ampliamento
della
finestra
rocciosa
sotto
Cima
Tre
Cannoni,
ormai
quasi
congiunta
in
destra
idrografica
ad
una
seconda
finestra
rocciosa
più
recente,
che
a
sua
volta
dista
dal
margine
del
corpo
glaciale
circa
20-30
metri.
A
causa
della
diminuzione
dello
spessore
del
ghiaccio
è
comparsa una nuova finestra rocciosa lungo il pendio che sale al rifugio Casati, verso i 3150 m di quota.
Morene e detrito:
Detrito
in
aumento
e
presente
con
consistenza
negli
ultimi
100
metri
di
quota.
Copre
il
ghiacciaio
anche
superiormente in destra idrografica, fino alla cascata.
Fronte:
Variata
sensibilmente,
ritirandosi
e
restringendosi.
Nel
settore
in
sinistra
idrografica
la
fronte
scoperta
si
trova
ora
oltre
un
accumulo
di
rocce
e
detriti,
fino
all'anno
scorso
coperta
da
ghiaccio,
ma
dietro
la
quale
si
vedeva
un
crepaccio
che
ne
circoscriveva
l’area.
Negli
ultimi
anni
è
aumentata
la
copertura
morenica
che
ora si estende completamente sul settore inferiore centro-destro idrografico.
Acque:
Il
torrente
proglaciale
in
destra
idrografica
è
il
più
importante.
A
monte
è
presente
una
cascata.
Presente
un
torrente
anche
in
sinistra
idrografica,
con
flusso
intermedio,
nei
pressi
del
quale
è
collocato
il
segnale
di
misura.
2023
(Operatori: Benetton G., Benetton S., Perini G.)