Ghiacciaio della Forcola
Toponimi:
Fürkeleferner;
Gruppo Montuoso:
Ortles - Cevedale
Numero ghiacciaio:
CGI-731 (I4L00112115)
Bacino idrografico:
Plima, Adige
Coordinate UTM:
32TPS 2692 4600
Tipo:
Ghiacciaio vallivo, bacino semplice
Esposizione Prevalente:
Nord-Est
Ritiro ultimo anno: -7m
Ritiro dal 2010: -264m
Note:
Il
suo
bacino
è
delimitato
dalla
cresta
destra
della
parte
più
elevata
della
valle
che
prende
origine
dalla
seconda
cima
del
Cevedale
(Zufall
Spitze).
Ha
una
forma
molto
ampia
e
termina
con
una
grande
lingua
attualmente
in
una
fase
di
forte
riduzione.
La
sua
quota
più
elevata
supera
i
3700
metri,
e
il
dislivello complessivo è di circa 1000 metri.
Il
ghiacciaio
si
presenta
con
il
bacino
di
accumulo,
alle
quote
più
alte,in
discrete
condizioni
con
una
leggera copertura nevosa.
La
fronte
invece
oltre
ad
essere
arretrata,seppure
in
misura
minore
rispetto
all’anno
passato,si
presenta
sempre
piu’crepacciata
e
percorsa
in
superficie
da
numerosi torrentelli glaciali di disgelo
2013
Continua
in
modo
deciso
la
fase
di
regresso
del
ghiacciaio,
quest'
anno
si
registra
un
arretramento
di
ben
46
metri.
Continua
la
copertura
di
materiale
detritico
in
destra
orografica.
Il
ghiacciaio
appare
in
fase
di
sofferenza
anche
a
causa
delle
scarse
precedenti
precipitazioni
nevose
e
di
una
estate
torrida.
Un
torrente
impetuoso
fuoriesce
dalla
fronte.
Il
leggero
strato
di
neve
fresca
è
frutto
del
temporale estivo della notte precedente.
2012
Il
ghiacciaio
si
presenta
in
condizioni
di
ablazione
tipiche
di
fine
estate.
Rispetto
alle
ultime
misurazioni,
risulta
evidente
lo
stato
di
arretramento
e
smagrimento
globale
di
questo
ghiacciaio.
Scarso
è
l'
apporto
nevoso
alle
quote
più
alte
del
bacino
di
accumulo.
Il
torrente
fuoriesce
impetuoso
dalla
"porta
glaciale"
in
parte
crollata.
Dalla
fotografia
del
12
agosto,
due
settimane
prima,
risulta
evidente
la
perdita
di
neve
fresca
dalla
superficie.
2011
Nonostante
un
leggero
strato
di
neve
fresca
l’
impressione
generale
conferma
l’
andamento
negativo
delle
precedenti
annate:
arretramento
della
fronte
e
diminuzione
dello
spessore,
dati
anche
riscontrabili
dalla
consistente
portata
del
torrente
glaciale.
2010
Il
ghiacciaio
mostra
una
situazione
di
marcata
riduzione
generalizzata.
Sulla
destra
si
nota
un
aumento
della
copertura
detritica,
molto
più
consistente
nella
parte
terminale
della
fronte.
Il
notevole
valore
medio
di
arretramento
frontale
è
significativo
dell’
intensa
perdita
di
massa
dell’
apparato. Sempre caotica la zona proglaciale.
2009
(Operatori: Secchieri C.)
Dall’
aspetto
della
fronte
si
notano
evidenti
segni
di
forte
ritiro
e
riduzione
di
spessore.
La
bocca,
da
cui
fuoriesce
un
impetuoso
torrente,
era
quasi
inesistente
nella
passata
annata.
In
aumento
l’
affioramento roccioso sulla destra.
2007
(Operatori: Secchieri C.)
L'aspetto
morfologico
di
maggior
rilievo
osservato
alla
fronte
il
giorno
del
sopralluogo
è
stato
la
continua
situazione
di
crolli
del
tetto
della
caverna
frontale
(bocca)
ogni
anno
sempre
più
arretrata.
Il
torrente
glaciale
era
caratterizzato
da
una
grande
portata,
soprattutto
grazie
al
contributo
del
ramo
proveniente
dal
settore
destro
della
colata.
La
lingua,
in
evidente
stato
di
riduzione
specie
nel
settore
inferiore,
era
completamente
priva
di
neve
residua.
Sempre
più
allargato
si
mostrava
l'affioramento
roccioso
sulla
destra.
Sempre
in
questo
settore
la
vasta
massa
gelata
adagiata
alla
parete di destra era ormai quasi del tutto esaurita.
2006
(Operatori: Secchieri C.)
Al
momento
del
sopralluogo
è
stato
osservato
il
crollo
del
soffitto
della
grande
caverna
di
ghiaccio
(bocca)
da
cui
fuoriusciva
il
ramo
principale
del
torrente
glaciale
con
conseguente
arretramento
del
bordo
del
ghiaccio.
L'area
antistante
denunciava
un
aspetto
alquanto
caotico,
con
abbondanza
di
materiale
limoso
sotto
al
quale
non
poteva
escludersi
la
presenza
di
piccole
masse
di
ghiaccio
morto.
L'intera,
lunga
fronte
presentava
un
contorno
alquanto
irregolare,
in
parte
ricoperto
da
materiale
morenico
appartenente
per
la
maggior
parte
alle
morene
mediane
in
via
di
progressiva
emersione.
Sulla
superficie
lungo
il
bordo
sinistro
del
settore
frontale
e
inferiore
si
poteva
osservare
la
presenza
di
una
grande
quantità
di
grossi
massi
provenienti
dalla
morena
laterale,
crollati
per
l'abbassamento
del
ghiaccio
e
la
progressiva
erosione
della
costruzione detritica
.
2005
(Operatori: Secchieri C.)
Nonostante
una
consistente
copertura
nevosa
su
buona
parte
della
superficie,
l’apparato
appare
in
continua
“sofferenza”
nel
settore
frontale
con
un
evidente arretramento, simile alla stagione 2013.
In
aumento
la
superficie
detritica
sulla
fronte,
mentre il torrente glaciale è sempre impetuoso.
Va
evidenziato
che
l’inverno
2014
e’stato
ricco
di
precipitazioni
nevose,
a
cui
va
aggiunto
il
fatto
che
la
stagione
estiva
appena
trascorsa
e’stata
fredda
e
piovosa,
con
pochi
giorni
con
lo
zero
termico
al
di
sotto dei 3000 metri.
2014
(Operatori: Corbellini A., Molina C.)
(Operatori: Corbellini A., Molina C.)
(Operatori: Corbellini A., Molina C.)
(Operatori: Corbellini A., Molina C.)
(Operatori: Corbellini A., Molina C.)
Continua
il
ritiro
della
fronte,
associata
a
perdita
di
spessore.
La
vistosa
porta
centrale,
in
continua
evoluzione,
quest’anno
è
alta
almeno
4
metri
e
larga
una
quindicina
e
il
giorno
del
sopralluogo
è
stata
notata
una
notevole
portata
del
torrente
glaciale
per
la
forte
attività
di
ablazione.
E’
presente
una
netta
morena
mediana
che
parte
da
una
frattura
della
roccia
sotto
il
Passo
della
Forcola,
ed
arriva
alla
fronte.
Il
limite
della
neve
dell’inverno
è
oltre
i
3100
metri
di
quota
e
a
causa
della
forte
ablazione
la
superficie
estiva
ha
intersecato
anche
il
nevato.
Di
conseguenza
la
superficie
costituente
il
bacino
collettore
è
parsa
estremamente
ridotta,
con
un
conseguente
bilancio
di
massa
sensibilmente
negativo, almeno dal punto di vista qualitativo.
2016
(Operatori: Benetton S.)
Altre immagini
2016
Continua
il
ritiro
della
fronte,
associata
a
perdita
di
spessore.
La
superficie
si
presentava
quasi
del
tutto
priva
di
nevato
e,
sicuramente
di
neve
residua,
con
il
ghiaccio
scoperto
fin
sotto
alle
pendici
sommitali
della
Zufall
Spitze.
Copertura
detritica
molto
ridotta
a
motivo
delle
condizioni
morfologiche
del
bacino
di
contenimento.
Una
modesta
area
morenica
era
limitata
al
settore
epiglaciale
destro
della
lingua
frontale,
a
causa
di
frane
staccatesi
dal
ripido
versante
soprastante;
presente
qualche
crepaccio
longitudinale
in
corrispondenza
del
cambio
di
pendenza a quota di 2.950 metri circa.
Dalla
bocca
o
porta
glaciale,
di
dimensioni
più
modeste
rispetto
allo
scorso
anno,
usciva
un
torrente
glaciale
con
una
considerevole
portata.
A
causa
della
riduzione
della
massa
è
stata
osservata
la
comparsa
di
un
nuovo
affioramento
roccioso
che
si
insinua
per
circa
30
metri
nella
sinistra
idrografica
del ghiacciaio, ad una quota di circa 2850 metri
2017
(Operatori: Benetton S.)
Notevole
ritiro
della
fronte,
associata
a
perdita
di
spessore.
Il
ghiacciaio
si
è
presentato
quasi
del
tutto
senza
ricoprimento
di
neve
dell’inverno
anche
alle
quote
più
elevate.
Si
notava
la
presenza
di
qualche
crepaccio
longitudinale
in
sinistra
idrografica,
in
corrispondenza
del
cambio
di
pendenza,
a
quota
di
2950
metri
circa.
La
lingua
era
caratterizzata
dall’affioramento
sempre
più
evidente
di
due
morene
mediane
parallele
ed
una
modesta
copertura
morenica
allineata
era
presente
anche
sul
settore
sinistro
frontale.
Dalla
morfologia
detritica
del
settore
proglaciale
non
pareva
potersi
escludere
la
presenza
di
ghiaccio
morto
specialmente
sotto
la
parte
superiore
della
morena
sinistra
che
separa
la
vedretta
della
Forcola
dalla
vedretta
del
Cevedale,
ancora
collegate
tra
loro.
La
porta
alla
fronte
del
ghiacciaio
presentava
dimensioni
più
modeste
rispetto
agli
anni
precedenti;
il
torrente
glaciale
aveva
una
notevole
portata,
in
relazione
alla
consistente
ablazione
in
atto,
verosimilmente
a
tutte
le
quote.
L’insenatura
rocciosa
localizzata
in
sinistra
idrografica,
all’inizio
della
rampa
glaciale
ad
una
quota
di
circa
2850
metri,
a
causa
della
diminuzione
di
spessore del ghiaccio, pareva in fase di ulteriore espansione verso il centro del ghiacciaio.
2018
(Operatori: Benetton S.)
Contenuto
ritiro
della
fronte
associato
a
perdita
di
spessore.
Presenza
di
ghiaccio
vivo
anche
nel
settore
superiore
del
ghiacciaio.
Presenza
di
chiazze
di
neve
invernale sparse a partire da circa 2.900 m.
La
porta
che
si
apre
nella
fronte
del
ghiacciaio,
presenta
un
collasso
di
ampie
dimensioni.
Il
copioso
torrente
proglaciale,
quest’anno
ha
scavato
un
nuovo
alveo
a
partire
dall’estremità
glaciale
situata
in
sinistra
idrografica,
ricongiungendosi
al
vecchio
alveo
circa
200
metri
più
a
valle.
Presenza
di
ghiaccio
sotto
la
parte
superiore
della
morena
sinistra
che
separa
la
vedretta
della
Forcola
dalla
vedretta
del
Cevedale,
ancora
connessi
tra
loro.
Presenza
di
pochi
detriti
limitati
al
settore
inferiore
del
corpo
glaciale.
È
visibile
un
evidente
lineamento
morenico
superficiale
in
destra
idrografica,
discendente
dalla
zona
del
passo
della
Forcola.
L’insenatura
rocciosa
disposta
in
sinistra
idrografica,
all’inizio
della
rampa
glaciale
ad
una
quota
di
circa
2850
metri,
è
in
fase
di
espansione
verso
il
centro del ghiacciaio.
2019
(Operatori: Benetton S.)
Stato ghiacciaio:
Il
settore
inferiore
del
corpo
glaciale
risulta
convesso.
Il
volume
risulta
complessivamente
in
riduzione.
Zona
in ghiaccio vivo anche nella porzione superiore del ghiacciaio. Chiazze di neve a partire dai 2950 m.
Crepacci:
Pochi
crepacci
trasversali
presenti
sulla
fronte.
Pochi
crepacci
longitudinali
nel
settore
centrale
in
sinistra
idrografica e alcuni altri longitudinali nel settore inferiore centrale.
Finestre rocciose:
Assenza
di
finestre
rocciose.
Ampliamento
del
contrafforte
roccioso
in
sinistra
idrografica,
che
ora
emerge
maggiormente dal ghiacciaio, a valle del ripido pendio del settore centrale del corpo glaciale.
Morene e detrito:
Leggero
aumento
del
detrito
di
taglia
medio-piccola,
con
presenza
di
alcuni
grossi
blocchi
di
crollo
dalle
pareti
in
destra
idrografica.
Presenza
di
detrito
attorno
al
contrafforte
roccioso.
Nel
settore
centrale
del
ghiacciaio, si osserva una leggera iniziale copertura di detrito lungo la direzione di flusso.
Fronte:
Abbassatasi
di
2
m
di
quota
rispetto
al
2019
per
la
presenza
di
una
concavità
nella
quale
si
trova
ora
adagiata,
a
monte
del
dosso
che
ospita
il
segnale.
Fronte
con
detrito
in
destra
idrografica,
sgombra
di
detrito
in
sinistra
idrografica.
Stretto
cordone
di
detrito
ricopre
la
fronte
in
estrema
sinistra
idrografica.
Crollo della caverna di ghiaccio situata in destra idrografica.
Acque:
Torrente proglaciale con portata ridotta, in sinistra idrografica.
2020
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)
Il
corpo
del
ghiacciaio
non
presentava
sensibili
modifiche
rispetto
alla
precedente
annata,
tranne
che
per
l’espansione
dell’insenatura
rocciosa
in
sinistra
idrografica
determinata
da
una
riduzione
di
spessore
del
ghiaccio.
Erano
presenti
alcuni
crepacci
di
forma
circolare
a
monte
della
caverna
in
destra
idrografica
ed
altre
piccole
fratture
longitudinali
in
corrispondenza
del
cambio
di
pendenza,
più
a
monte.
Gli
affioramenti
rocciosi
sulla
sinistra
idrografica
sembravano
aumentati
di
espansione
come
anche
l’insenatura
rocciosa
sulla
destra.
Notevole
la
presenza
di
materiale
detritico
sulla
destra
(idrografica)
del
settore
inferiore,
con
alcuni
allineamenti superficiali che arrivano alla fronte.
La
fronte
era
ben
identificabile
nonostante
la
presenza
di
abbondante
materiale
detritico,
con
una
quota
minima di circa 2.767 metri. Il limite della neve vecchia è stato stimato in circa 3.150 metri.
Il
torrente
principale
fuoriusciva
in
sinistra
idrografica
della
fronte
con
una
portata
moderata,
minore
del
consueto.
Una
bedière
era
presente
in
sinistra
idrografica
ed
un’altra
si
era
formata
in
corrispondenza
di
un
crepaccio in posizione centrale.
2021
(Operatori: Benetton G., Perini G.)
Stato ghiacciaio:
In generale il ghiacciaio appare in un evidente stato di riduzione
Le
lingue
della
vedretta
della
Forcola
e
della
vedretta
del
Cevedale
sono
ancora
unite
al
di
sotto
della
grande
morena
centrale.
La
maggior
parte
della
superficie
evidenzia
il
ghiaccio
di
ghiacciaio
tranne
che
nel
settore
inferiore – frontale dove la copertura morenica si è ulteriormente ampliata.
Crepacci:
Presenti
pochi
crepacci
longitudinali
nel
centro
ed
in
sinistra
idrografica
verso
i
3000
m
di
quota.
Crepacci
trasversali
più
importanti
presenti
nel
ripido
pendio
sotto
la
Zufallspitze,
dove
la
dinamica
presumibilmente
è
più
vivace.
Presenti
crepacci
trasversali
nei
pressi
della
fronte,
nel
centro
destra
idrografico.
Visibile
la
crepacciata
terminale
nel
margine
destro
del
settore
centrale
del
ghiacciaio
e
sotto
le
pareti
rocciose
sommitali.
Finestre rocciose:
Comparsa
di
una
nuova
finestra
rocciosa
nel
centro
del
ghiacciaio
verso
quota
2900
m.
Ampliamento
della
finestra rocciosa longitudinale situata nella sinistra del ghiacciaio verso quota 2950 m.
Morene e detrito:
Aumento
del
materiale
detritico
in
superficie
che
ha
determinato
un
ulteriore
sviluppo
della
morena
sul
settore
inferiore
destro
della
lingua.
Presenza
di
detrito
attorno
al
contrafforte
roccioso
situato
in
sinistra
idrografica.
Fronte:
Si
è
modificata
in
maniera
evidente
rispetto
al
precedente
sopralluogo
(2021).
Termina
alta
un
metro
in
sinistra
idrografica
e
circa
5
metri
in
destra
idrografica
dov’è
presente
una
caverna
e
blocchi
di
ghiaccio
collassati ed in fase di distacco. Presenza di detrito in destra idrografica.
Acque:
Il
giorno
del
sopralluogo
le
portate
del
torrente
si
mostravano
abbastanza
ridotte
a
causa
delle
ridotte
temperature.
Il
torrente
proglaciale
defluisce
nella
sinistra
idrografica
della
valletta
e
ha
dato
origine
ad
un
piccolo
lago
proglaciale
largo
circa
40
m
e
lungo
circa
10
m,
in
sostituzione
al
ghiaccio
che
fino
all’anno
scorso occupava l’antistante area pianeggiante.
2022
(Operatori: Benetton G., Benetton S.)
Stato ghiacciaio:
Bilancio
negativo;
la
vedretta
della
Forcola
e
la
vedretta
del
Cevedale
sono
ancora
collegati
al
di
sotto
di
una
estesa
copertura
morenica.
Il
ghiacciaio
è
in
fase
di
ritiro
con
consistente
perdita
di
spessore
nella
parte
inferiore.
Crepacci:
Presenti
pochi
crepacci
longitudinali
nel
centro
ed
in
sinistra
idrografica
verso
i
3000
m
di
quota
mentre
altri
crepacci
trasversali
sono
presenti
nel
ripido
pendio
sotto
la
Zufallspitze.
Presenti
alcuni
crepacci
trasversali
nei
pressi
della
fronte,
nel
centro
destra
idrografico.
Visibile
la
crepacciata
terminale
sotto
le
pareti
rocciose
sommitali.
Finestre rocciose:
È
aumentata
la
finestra
rocciosa
formatasi
nel
2022
nel
centro
del
ghiacciaio
verso
quota
2900
m
e
appare
più ampia anche la finestra rocciosa longitudinale situata nella sinistra a circa 2950 m di quota.
Morene e detrito:
La
morena
centrale
verso
i
2900
metri
di
quota
si
è
presentata
in
ulteriore
espansione
come
pure
l’area
morenica
di
superficie
sulla
destra
idrografica
negli
ultimi
100
metri
di
quota
del
ghiacciaio.
Abbondante
presenza di materiale detritico attorno al contrafforte roccioso situato in sinistra idrografica.
Fronte:
Morfologia
in
evoluzione
a
causa
della
riduzione
di
spessore
e
al
conseguente
ritiro,
anche
minore
rispetto
all’annata
precedente.
In
sinistra
la
fronte
si
è
ulteriormente
appiattita
specialmente
in
destra
idrografica
dove
misura
circa
3
metri
e
dove
non
è
più
presente
la
caverna
glaciale
e
dove
si
trovano
blocchi
di
ghiaccio
collassati ed in fase di distacco. La fronte si immerge nel laghetto proglaciale.
Acque:
Il
giorno
del
sopralluogo
il
torrente
glaciale
aveva
una
portata
nella
media;
si
è
osservata
la
formazione
di
un
laghetto proglaciale largo circa 40 m e lungo circa 20 m, nell’area occupata precedentemente dal ghiaccio.
2023
(Operatori: Benetton G., Benetton S., Perini G.)