Ghiacciaio di Rio Torbo
Toponimi:
Trippach Kees;
Gruppo Montuoso:
Alpi Aurine
Numero ghiacciaio:
CGI-902 (I4L00123210)
Bacino idrografico:
Aurino, Rienza, Isarco, Adige
Coordinate UTM:
32TQT 2105 1150
Tipo:
Ghiacciaio montano, circo
Esposizione Prevalente:
Sud-Est
Ritiro ultimo anno:-27m
Ritiro dal 1994: -159m
Note:
Largo
apparato
montano
di
discrete
dimensioni,
posizionato
nel
vallone
di
rio
Torbo
delimitato
da
Cima
Floite e Monte Lovello (Loeffler Spitze); scende in direzione Sud-Est verso la vall'Aurina.
L'arretramento
della
fronte
è
abbastanza
netto,
particolarmente
evidente
nel
settore
c.f.
dove
è
stata
effettuata
la
misurazione.
Il
ritiro
in
atto
è
testimoniato
dall'intensa
fase
di
ruscellamento
e
dalla
finestra
rocciosa
sotto
la
cima
Floite.
Assente
la neve residua.
2011
(Operatori: Da Re R.)
Si
nota
un
arretramento
della
fronte
abbastanza
netto
rispetto
alle
annate
passate,
più
evidente
nel
settore
centrale.
In
aumento
l’
affioramento
roccioso
sotto
la
Cima
Floite;
abbastanza
protetto
il
settore
orografico
destro,
sotto
il
rifugio,
dalla
cresta
soprastante,
che
comunque
contribuisce
a
ricoprire di detriti il settore.
2009
(Operatori: Degli Esposti P.)
Altre immagini
2007
Il
ghiacciaio,
nonostante
il
contenuto
ritiro
della
fronte, appare in forte calo complessivo:
le
cattive
condizioni
meteo
presenti
al
momento
del
sopralluogo
non
hanno
permesso
una
valutazione
complessiva
dello
stato
del
ghiacciaio
e
specialmente
dell’estensione
della
neve
vecchia
o
del nevato sul bacino superiore.
Il
settore
frontale
presenta
una
condizione
morfologica,
ad
unghia,
che
mette
in
evidenza
la
situazione
di
intensa
riduzione.
La
superficie
appare
libera
da
copertura
detritica
e
col
contorno
del
ghiaccio
ben
delineato,
seppure
alquanto
frastagliato.
Completamente
assenti
placche
di
neve
vecchia
o
nevato
neve
vecchia
assente.
Notevoli
le
venute
di
acqua
(di
ablazione)
su
tutta
l’area
proglaciale,
caratterizzata
da
una
superficie
rocciosa
solida e piatta con parecchi detriti.
2015
(Operatori: Mattiato M. Moreschi G., Perotti G.)
Il
ghiacciaio
appare
in
forte
calo
complessivo:
anche
se
la
distanza
della
fronte
dal
segnale
appare
limitata,
si
è
notato
un
evidente
assottigliamento
dello spessore e l’affiorare di varie rocce.
La
fronte
appare
libera
e
ben
marcata
per
la
misurazione,
molta
acqua
di
ablazione,
neve
vecchia
assente, superficie sporca.
2016
(Operatori: Moreschi G., Perotti G., Zambelli O.)
Il
giorno
del
sopralluogo
le
condizioni
meteo
(nebbia)
hanno
ostacolato
la
visione
della
situazione
generale del ghiacciaio e del sito glaciologico.
Tuttavia
si
è
potuto
constatare
uno
stato
di
generale
riduzione
del
corpo
glaciale,
sia
per
quanto
riguarda
la
diminuzione
della
superficie
(almeno
per
il
settore
risultato
visibile),
che
per
quanto
riguarda
l’arretramento,
la
cui
misura
tuttavia
ricopre
un
arco
temporale
molto
ampio.
Erano
presenti
(almeno
fino
a
dove
la
visibilità
consentiva
il
rilevamento)
alcune
aree
di
accumuli
di
valanga,
specialmente
sul
fianco
sinistro,
al
di
sotto
delle
sovrastanti
pareti.
Il
settore
frontale
era
libero
da
copertura
detritica,
fattore
che
ha
consentito
una
precisa
misurazione
presso
il
segnale
di
riferimento.
Sempre
a
causa
delle
condizioni
meteo,
con
temperature
piuttosto
basse,
è
stato
osservato
uno
scarso
deflusso
di
acqua
di
ablazione
forse
per
la
temperatura
piuttosto
rigida,
neve vecchia assente, superficie sporca.
2017
(Operatori: Moreschi G., Perotti G.)
Gran
parte
della
superficie
si
presentava
ricoperta
da
un
leggero
strato
di
neve
recente
e
da
materiale
detritico,
solamente
nella
parte
sommitale
era
visibile
il
ghiaccio.
La
fronte
sgombra
da
materiale
detritico
ed il bordo del ghiaccio ben individuabile per effettuare la misura.
E’
parso
evidente
che
il
ghiacciaio
stava
proseguendo
nella
fase
di
una
costante
riduzione
dello
spessore,
la
qual
cosa
farebbe
supporre
la
possibilità
a
breve
del
verificarsi
di
affioramenti
rocciosi.
Notevole
arretramento
e assottigliamento dello spessore con riduzione complessiva della massa. Poca la portata del torrente glaciale.
La
limitata
estensione
di
aree
di
nevato
evidenziava
una
situazione
di
marcato
bilancio
di
massa
negativo.
Da
segnalare la mancanza quasi totale di vegetazione nell’area proglaciale.
2018
(Operatori: Moreschi G., Perotti G., Zambelli O.)
Il
notevole
arretramento
e
assottigliamento
dello
spessore.
La
fronte
si
è
presentata
libera
da
detriti,
col
bordo
del ghiaccio ben marcato e riconoscibile.
Era presente un debole ruscellamento frontale.
Il
corpo
del
ghiacciaio
è
parso
in
costante
ritiro
areale
accompagnato
anche
da
una
rilevante
diminuzione dello spessore
2019
(Operatori: Mattiato M., Moreschi G., Perotti G., Zambelli O.)
Continua il costante arretramento e il notevole assottigliamento dello spessore glaciale.
Fronte:
libera da detriti e semplice da riconoscere, con debole ruscellamento frontale.
Ghiacciaio:
in
costante
ritiro
e
con
perdita
di
spessore.
La
superficie
glaciale
è
abbastanza
pulita
e
libera
da
detriti,
ma
con
l’affioramento
di
nuove
rocce
sottostanti.
La
parte
superiore
è
ricoperta
da
neve,
ma
anche
qui
si
nota
una riduzione rispetto allo scorso anno. A valle del ghiacciaio è presente un esteso accumulo di detriti.
2020
(Operatori: Moreschi G., Perotti G.)