Ghiacciaio della Quaira Bianca Toponimi: Weisskar Ferner; Gruppo Montuoso: Alpi Aurine Numero ghiacciaio: CGI-884 (I4L00121309) Bacino idrografico: Sottomonte, Vizze, Isarco, Adige Coordinate UTM: 32TQT 0620 0565 Tipo: Ghiacciaio vallivo, bacino semplice Esposizione Prevalente: Sud-Ovest Ritiro ultimo anno: Ritiro dal 2010 al 2018: -142m Note: Caratteristico esempio di ghiacciaio vallivo a bacino semplice posizionato nello stretto vallone che scende dal Gran Pilastro, defluisce in forma allungata verso la Val di Vizze in direzione ovest.
Ghiacciaio in generale ritiro, ma meno pronunciato rispetto agli anni precedenti. La giornata meteorologicamente poco felice, con pioggia e nuvole basse, non ha permesso di vedere la parte alta del ghiacciaio. Presenti sui rilievi attorno al ghiacciaio chiazze di nevato invernale piuttosto importanti. Il cono di detriti che divide la fronte in due punte è sempre presente.
2013
(Operatori: Rosa S., Rosan R., Sartori G.)
L' apparato conferma evidenti segni di una riduzione complessiva come si evidenzia dal confronto delle foto allegate: il cono di detriti che si trova in mezzo alla fronte sta ulteriormente dividendo in due parti la fronte. E' stato fatta un'ulteriore misura con un azimut creato ex novo da utilizzare per il prossimo anno.
2012
(Operatori: Pattaro C., Rosa S., Rosan R., Sartori G., Seppi R.)
Purtroppo per questa campagna non è stato possibile rilevare le variazioni di arretramento, come accennato sopra sono state individuate delle nuove postazioni che dovrebbero consentire per il futuro nuove misure. Comunque dalle foto si nota un continuo arretramento della fronte, il cono di detriti in mezzo alla fronte e che divide la stessa in due parti sempre più imponente; mentre le rocce sul lato dx e sul basso a sx, sempre più in evidenza,dimostrano la perdita in spessore del ghiaccio oltre che l'arretramento.
2011
(Operatori: Danielis F., Pastori L., Sartori G.)
La fronte evidenzia un forte arretramento ed una evidente diminuzione di spessore.L’ aumento del cono detritico centrale rende la fronte biforcuta. Risulta impossibile valutare la quota della neve vecchia.
2010
(Operatori: Barison G., Rosa S.)
L’ apparato mostra un forte arretramento e la presenza al centro della fronte di un cono di detriti che sembra rendere la fronte biforcuta; nell’ area proglaciale rimane un grosso accumulo di limo ed un ghiaione privo di ghiaccio. Non è individuabile il limite della neve vecchia.
2009
(Operatori: Barison G., Fellin S., Sartori G.)
La massa della fronte del ghiacciaio appare in evidente diminuzione,sulla destra orografica si vede affiorare sempre di più la parete rocciosa. Al centro della fronte una buona parte del ghiaccio è ricoperta da detriti e si notano grosse fessurazioni nel ghiaccio. La montagna di detriti e limo davanti alla fronte sembra aumentata e il torrente in uscita dalla fronte si è spostato sulla sinistra orografica.
2008
(Operatori: Fellin S., Puchler L., Sartori G.)
Altre immagini
2004
2007
Immagini storiche
1982
2009
L’apparato presenta un limitato ritiro della fronte, con chiazze di nevato (invernale) piuttosto importanti. In aumento il cono di detriti che divide la fronte in due punte, e mentre la lingua di sinistra incassata appare ferma, quella di destra ha subito un ritiro significativo. E’ presente una piccola chiazza di neve vecchia davanti alla fronte sinistra.
2014
(Operatori: Bertinotti I.)
Le condizioni soprattutto termiche dell’estate hanno determinato una intensa fase di riduzione del corpo glaciale, cosa del resto evidente anche dalle tipiche morfologie presenti nel settore frontale. Molto evidente il cono di detriti che divide la fronte in due lingue, tuttora ben visibile, anche se la lingua di dx risulta ormai quasi del tutto scomparsa, mentre quella di sinistra, incassata tra ripide pareti rocciose, diminuita di spessore, non evidenzia un significativo arretramento. Da segnalare la presenza di una piccola massa di neve vecchia davanti alla fronte di sinistra.
2015
(Operatori: Bertinotti I.)
Continua l’intensa fase di riduzione del corpo glaciale, come testimoniano le tipiche morfologie presenti nel settore frontale. Molto evidente il cono di detriti che divide la fronte in due lingue, anche se la lingua di dx risulta ormai quasi del tutto scomparsa. Invece la lingua di sinistra, incassata tra ripide pareti rocciose, pur diminuita di spessore, non evidenzia un significativi arretramento. Da segnalare la presenza di una piccola massa di neve vecchia davanti alla fronte di sinistra.
2016
(Operatori: Bertinotti I.)
2016
Il ghiacciaio ha mostrato evidenti segni di riduzione, sia areale( comunque contenuta) che di volume, oltre che a diverse altre modifiche morfologiche, la cui causa è facilmente individuabile nelle condizioni termo pluviometriche dell’annata 2016/2017. In particolare la lingua di destra si è ridotta al punto tale da essere quasi in via di totale esaurimento; quella di sinistra, incassata e quindi in condizioni ambientali più conservative, pur avendo perso ulteriore spessore, è arretrata di poco. Al di sopra è stata rilevata la presenza di un modesto spessore di detrito. Da segnalare la presenza di due grossi massi appoggiati sulla superficie, un centinaio di metri sopra la fronte, che consigliano prudenza nell’avvicinamento.
2017
(Operatori: Bertinotti I.)
Ritiro della fronte importante, con evidente perdita di spessore. Uno dei massi appoggiati lo scorso anno costituisce la base del nuovo segnale (da verificarne la stabilità) Le condizioni climatiche dell’annata, con una estate particolarmente calda e secca, seguita ad un inverno con pochissima neve (anche giunta perfetta per la stagione turistica) ha determinato una situazione alquanto negativa per il ghiacciaio. Il lobo frontale destro è scomparso, come quello di sinistra, incassato e quindi riparato dal sole che tuttavia ha subito una intensa ablazione soprattutto a causa dell’innalzamento della temperatura a quota 2.500 m ca, con uno zero termico molto elevato. Inoltre la scomparsa della copertura nevosa invernale già a fine maggio ha prodotto una ulteriore accentuata ablazione.
2018
(Operatori: Bertinotti I.)
Stesse condizioni del 2018
2019
(Operatori: Bertinotti I.)
torna a Campagne Glaciologiche torna a Campagne Glaciologiche
2020